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Lโ€™obiettivo รจ riconoscere alla Capitale dโ€™Italia un assetto istituzionale autonomo, piรน vicino a quello di un ente dotato di poteri legislativi propri in ambiti chiave come trasporti, urbanistica, beni culturali, commercio e turismo.

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Roma รจ pronta a cambiare volto istituzionale. Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge costituzionale sui poteri speciali di Roma Capitale. Una riforma discussa da oltre ventโ€™anni e che ora potrร  finalmente prendere forma. Lโ€™obiettivo: riconoscere alla Capitale dโ€™Italia un assetto istituzionale autonomo, piรน vicino a quello di un ente dotato di poteri legislativi propri in ambiti chiave come trasporti, urbanistica, beni culturali, commercio e turismo.

Roma non diventerร  una nuova Regione, ma sarร  ufficialmente inserita nellโ€™articolo 114 della Costituzione accanto a Stato, Regioni, Province, Cittร  metropolitane e Comuni. Un ente a sรฉ, con poteri speciali che finora spettavano alla Regione Lazio. Emblematico il caso del Fondo per il trasporto pubblico locale (Tpl): attualmente gestito dalle Regioni, passerร  direttamente dal governo al Campidoglio.

Dopo il via libera del Consiglio dei ministri, la riforma dovrร  essere recepita attraverso una legge costituzionale approvata con maggioranza qualificata in quattro letture da Camera e Senato. Prima dellโ€™approvazione definitiva, il testo sarร  sottoposto al parere dellโ€™Assemblea Capitolina e del Consiglio regionale del Lazio, in un processo che si auspica rapido ma condiviso con le istituzioni locali.

Se tutto procederร  secondo i tempi previsti, la norma entrerร  in vigore nel 2027, anno delle prossime elezioni amministrative a Roma. Il nuovo sindaco, eletto in quellโ€™occasione, sarร  il primo a beneficiare di poteri legislativi ampliati.

Il nuovo status giuridico di Roma avrร  inevitabilmente un impatto anche sul fronte politico. Gualtieri ha giร  annunciato la sua candidatura per un secondo mandato, mentre il centrodestra non ha ancora ufficializzato nomi. Tra le ipotesi che circolano: Fabio Rampelli, Giovanni Malagรฒ, Arianna Meloni e Carlo Calenda (che perรฒ ha smentito).

Al di lร  dei nomi, sarร  centrale il profilo del prossimo primo cittadino: dovrร  essere allโ€™altezza di una Capitale con poteri aumentati e responsabilitร  accresciute. E la riforma costituzionale in discussione potrebbe diventare il vero banco di prova della Roma del futuro.

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