La negotiorum gestio, anzitutto. La sua presenza ufficiale nel c.c. (tanto spesso rammentata a chi neppur sapeva che esistesse, una figura del genere) non basta certo a risolvere le questioni. Non sempre almeno: i vicini di piano possono essere in vacanza o mancare di altruismo; gli ex colleghi di lavoro malati oppure all’altro capo della città; gli assistenti sociali esistono soltanto sulla carta, magari, o si fanno vedere raramente, o sono inesperti di cose di diritto. Il dominus può, dal canto suo, opporsi a qualunque ingerenza, talora anche rispetto a iniziative sacrosante, indifferibili.
Pur quando le premesse parrebbero le migliori, il risultato è non di rado insoddisfacente. Il gestore non ha, quasi per definizione, il quadro preciso di ogni risorsa patrimoniale, ignora le emergenze più riposte: interviene alla giornata, non coltiva priorità meditate. Anche dove non combini pasticci, il rischio di frammentarietà organizzative – privo com’è di sapienze o di controlli esterni – rimane notevole.
Da: Carol Comand <caro
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