La scorsa settimana, la Commissione ministeriale di studio sul tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie, ha comunicato, tramite il Sottosegretario, Senatore Andrea Ostellari, l’ennesima proroga del Tribunale unico per le persone, i miinorenni e le famiglie suddetto, al 2026.
Tuttavia, questa volta, rispetto agli anni passati, alla proroga si è aggiunto un disegno di legge abrogatore, che proroga – senza il regime transitorio – l’art 38 disp. att. c.c., a tempo indetermminato, con la conferma della delega delle funzioni giurisdizionali dei giudici onorari esperti (ad eccezione della camera di consiglio) e della creazione – presso in tribunali ordinari – di una sezione specializzata.
L’iniziativa della Commissione ha suscitato la reazione immediata delle associazioni specialistiche familiariste, in quanto la direzione intrapresa dalla Commissione ministeriale porterà, inevitabilmente, all’inattuazione di parte della riforma voluta dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia , attuata con il D.Lgs. 149 del 2022.
Con tutta probabilità, al fine di non vanificare, totalmente, il lavoro della Commissione ministeriale presieduta dal Prof. Luiso, si spingerà per la creazione di sezioni specializzate in materia di diritto familiare e minorile, all’interno degli attuali uffici giudiziari, con una ulteriore revisione delle competenze del TO e del TM.
Lo scrivente, al di là di quale sarà la direzione che verrà intapresa dal legislatore, sottolinea, da avvocato familiarista, la necessità di una sempre maggiore specializzazione dei professionisti che si occupano di questa materia, la quale, peraltro, richiede, ormai, competenze e operatività mutidisciplinari e trasversali, con una sinergia tra avvocati, magistrati, psicologi e servizi sociali.
L’istituzione delle Sezioni specializzate, seppur si discosti dal disegno complessivo della riforma Cartabia, potrebbe, comunque, mantenere fermo il principio della competenza specifica in materia di diritto di famiglia e conservare, seppur parzialmente, il lavoro svolto in questi tre anni da tutti coloro cche si sono adeperati per una riforma effettiva e per la masssima tutela dell’interesse del minore nei procedimenti di famiglia.

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