Associazione salute donna e CTS di ‘Protocollo Napoli

L’articolo prende in esame le modalità dei prelievi coattivi dei minori e in particolare chi è onerato del compito e in particolare se l’esercizio della forza è previsto dall’ordinamento e in quali casi.  A questo riguardo la PG Francesca Ceroni ha ribadito: “PG Francesca Ceroni, Ricorso RG. n.21633/21: “le norme che prevedono l’allontanamento con il ricorso alla forza pubblica (art.330, 333 cod. civ e art.68 cod. proc. civ.) del minore dalla residenza familiare, il suo collocamento in località segreta, il divieto di comunicare, sono rispettose del quadro costituzionale nell’ipotesi in cui la limitazione dei diritti del minore sia limitata nel tempo e strettamente funzionale alla sua incolumità. Solo l’emergenza (cfr. in proposito la circolare del Ministero degli Interni p.77841 del 4.8.2021, per la quale in questo campo la Polizia di Stato svolge funzioni di “pronto soccorso”) può giustificare una limitazione della libertà personale, che può essere ristretta “nei soli casi e modi previsti dalla legge”. 

L’articolo esamina poi il ruolo delle FFOO nei casi dei prelievi di minori, con riferimento specifico alle loro  regole di ingaggio,  e dei servizi sociali ai  quali è difficile attribuire un ruolo di  meri esecutori di provvedimenti di altri, data l’autonomia professionale che compete loro. 

Vai all’articolo pubblicato su Persona e Danno il 25.3.22

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