Salutata come una riforma necessaria e utile, il Tribunale Unico per le Persone i Minori e le Famiglie è stato abrogato ancora prima di essere istituito.
Si parlava di un nuovo Ufficio Giudiziario pensato per trattare tutte le questioni relative a famiglia, minori e persone, unificando le competenze che prima erano divise tra diversi organi.
Questo Tribunale, previsto dalla riforma Cartabia, sarebbe stato strutturato in una sezione distrettuale e sezioni circondariali, con l’obiettivo di garantire una maggiore specializzazione e prossimità nella trattazione delle questioni.
Un nuovo organo giudiziario che avrebbe dovuto accorpare competenze precedentemente divise tra Tribunale ordinario, Giudice Tutelare e Tribunale per i minorenni.
La riforma era bisognevole di aggiustamenti per risolvere alcune criticità, tra cui la carenza di fondi.
Ieri pomeriggio (11.07.2025) in Commissione ministeriale di studio sul tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie il Sottosegretario Ostellari ha comunicato l’ennesima proroga al 2026, questa volta, però, accompagnata da un disegno di legge abrogatore, che proroga senza termine il regime transitorio e l’art 38 disp. att. c.c., con la conferma della delega delle funzioni giurisdizionali dei giudici onorari esperti (ad eccezione della camera di consiglio) e della creazione – presso in Tribunali Ordinari – di una sezione specializzata.
Avv. Mariacristina Tammaro
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