A M. il compito di svolgere la relazione introduttiva, di moderare poi la discussione.

 Era lโ€™una e quaranta quando una ragazza, da metร  sala, aveva chiesto la parola; allโ€™invito a farsi avanti si era schermita; aveva accettato poi, si era alzata, uscendo dalla fila. Trascinava un poโ€™ le gambe, si era avvicinata a fatica al leggio. Il microfono le era stato passato da unโ€™assistente di sala. Aveva cominciato: โ€œNon parlo bene, sono poco abituata; spero riusciate a seguirmi lo stessoโ€.

 Vestita di scuro, gonna alle caviglie; capelli bruni, lunghi fino alle spalle: โ€œHo sentito che siete contro lโ€™interdizione; per questo ho chiesto di intervenire, – aveva cominciato, – sono dโ€™accordo con voi, bisognerebbe cancellarlaโ€. Le usciva a fatica la voce dalle labbra, doveva ripetere a volte; lโ€™effetto era di raddoppiare lโ€™attenzione in sala.

 โ€œMi chiamo Isabel, – si era schiarita la voce, – ho trentun anni; ne avevo diciannove quando sono stata interdetta. Soffrivo di disturbi in quel periodo, crisi epilettiche anche; i servizi sociali hanno fatto una segnalazione in procura, รจ stato nominato un perito: alla fine il tribunale ha deciso di togliermi la capacitร โ€.

 Si sforzava di essere precisa: โ€œA quel tempo lโ€™amministrazione di sostegno non cโ€™era, mancava un anno allโ€™approvazione in Parlamento; i miei non si sono opposti, piรน di tanto non sapevanoโ€. Era appoggiata al banco ora, col braccio destro, microfono nella sinistra: โ€œBene non stavo allora; vuoti di coscienza, attacchi strani, parlavo da sola: cosรฌ da quando ho dodici anni, alti e bassiโ€.

Spuntava dalla sua maglia un avambraccio sottile, lโ€™insieme era di una strana eleganza: un misto fra una religiosa e una modella. โ€œA ventun anni, โ€“ aveva ripreso, – mi รจ successo di incontrare altri medici; hanno cambiato i farmaci, in pochi mesi sono migliorata. Il diploma delle superiori ero riuscita a prenderlo; ho deciso di iscrivermi allโ€™universitร , biologiaโ€. Un sorriso triste adesso: โ€œPapร  era anche il mio tutore, mi ha sempre sostenuto; la mamma non ce lโ€™ho piรนโ€. 

 Si era voltata a guardare il professore, aria di scusa, โ€œMi dica se sto parlando troppoโ€œ; M. aveva scosso la testa. โ€œMi sono laureata in tempo, – sembrava meno tesa, – ho fatto poi il biennio magistrale: nessun problema. Con la salute meglio, ogni tanto piccole crisi; difficoltร  nelle cose pratiche, banche, condominio, a volte ostacoli che non riesco a evitare; non male lโ€™insieme comunqueโ€. Aveva spostato il cordless nellโ€™altra mano: โ€œHo trovato lavoro piรน tardi, facilmente; un laboratorio farmaceutico, a metร  strada verso Napoli. Non hanno fatto questioni: mio padre se lโ€™รจ sbrigata lui, per il contratto di lavoro si era fatto aiutare. Da allora ho cominciato a vedere tutto in maniera diversaโ€.

Gola secca, M. aveva riempito dโ€™acqua un bicchiere, si era alzato per porgerglielo; Isabel aveva afferrato il vetro con un poโ€™ di sforzo, bevendo due sorsi.

โ€œTre anni fa, -, si sentiva ascoltata ora, – ho inoltrato domanda per farmi togliere lโ€™incapacitร ; con la nuova legge puรฒ farlo anche un interdettoโ€. Di nuovo gli occhi sul pavimento: โ€œHa controfirmato mio padre, dalla mia parte anche stavolta. Si รจ sempre un poโ€™ vergognato di questa storia; cioรจ non di me, dispiaciuto del codice. Non sapeva che avrei perso ogni diritto, con la tutela, quella voltaโ€.

 Si avviava a concludere. โ€œNon so come finirร , dicono che il tribunale รจ severo qui. Richieste come la mia sono state giร  respinteโ€. Sembrava incerta se aggiungere unโ€™ultima cosa. โ€œCโ€™รจ un ragazzo vicino a me da un poโ€™ di tempo, sentimentalmente; non viviamo insieme, chissร  un giorno. Lui lo sa che unโ€™interdetta non puรฒ sposarsi; puรฒ avere un bambino comunque, io so che sono in grado biologicamente, non รจ assurdo? Se una ha un lavoro poi โ€œ. 

 Unโ€™aggiunta per finire: โ€œChi manca anche del poco che ho io โ€ฆ interdire le persone รจ sbagliato. Non voglio piรน essere cosรฌ; e non perchรฉ ho unโ€™occupazione adesso, รจ umiliante lโ€™etichetta proprio; vorrei non succedesse piรน a nessunoโ€.

Aveva deposto il microfono, era tornata al suo posto, occhi bassi; commozione in sala. M. non sapeva cosa aggiungere come moderatore: โ€œQualcosa faremo, – si era limitato a sussurrare, – adesso piรน che mai, anche per Isabelโ€.

The featured image (which may only be displayed on the index pages, depending on your settings) was randomly selected. It is an unlikely coincidence if it is related to the post.

Lascia un commento