

3 risposte a “DONNE SOTTOMESSE E UOMINI PREVARICATORI: SIAMO ANCORA A QUESTO? di ANNA MELILLO”
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E’ proprio vero, sui genitori grava una enorme responsabilità, la responsabilità di formare uomini e donne, liberi e curiosi della vita, ma anche rispettosi della stessa, soprattutto desiderosi di conoscenza e di dare un contributo al miglioramento complessivo ed in modo equilibrato della vita sul pianeta. Credo, in particolare, che un importante messaggio ed insegnamento da trasmettere è che la vera ricchezza non è il possesso di cose, o peggio ancora di persone, ma la conoscenza; ed infatti se un giovane ama la conoscenza non può che rispettare l’altro, uomo o donna che sia, perché conoscenza è libertà, e la libertà non ammette possesso ma solo rispetto e condivisione.
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L’educazione familiare è una faccia della medaglia e non attiene solo al ruolo materno, ma non dimentichiamo che sono i padri che trasmettono ai figli maschi l’idea del potere e del possesso attraverso gli esempi concreti. Ma poi guardiamoci intorno e vediamo che la donna oggetto , senza una propria anima, si aggira nel nostro mondo in tante modalità che ci parlano di disparità di potere, di utilizzo del suo corpo, di soffitti di cristallo e per finire guardiamo alla magistratura che dovrebbe dare un Messaggio forte che la violenza contro le donne e i bambini sarà punita senza se e senza ma. Alla fine le donne come madri di figli maschi sono le ultime a dovere essere indicate come responsabili della trasmissione della violenza, perché il comportamento di cura , che pure può abituare a una scarsa autonomia i maschi, non ha a che vedere con l’ideologia del potere e del possesso, che non viaggia sulle ali della cura materna, e che è il cuore della violenza maschile contro le donne.
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La crisi educativa dei nostri tempi sta generando situazioni sempre più allarmanti.
Occorre ripensare dalle fondamenta a nuovi modelli da trasmettere ai figli, sempre più disorientati.
Paradossalmente, anche la violenza di genere si annida proprio dove non dovrebbe, vale a dire in famiglia.
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