LUGLIO 14, 2025

Ancora uno scempio, ancora una strage di bambini assetati raccolti vicino alle autobotti per la distribuzione dell’acqua potabile.

Dal 07/10/2023, secondo i dati riferiti dal Ministero della Sanità, le vittime nella striscia di Gaza sono state 58.000, per la maggior parte donne e bambini.

Non si riesce mentalmente a contarli e, a volte, nei miei incubi, li immagino saltare in aria, uno per uno, mentre compiono le loro piccole attività quotidiane.

Una madre che allatta il suo bambino, un anziano che rattoppa la sua rete da pesca, un uomo che si trascina su una strada assolata per raggiungere il posto di distribuzione dei viveri, un gruppo di ragazzini che corre tra le macerie dietro una palla di pezza che non riesce neanche a rotolare sulla strada dissestata e polverosa.

Rivedo mentalmente i corpi straziati sulle strade sudice, il sangue rattrappito al sole cocente di una stagione caldissima e comincio a contarli uno, due, tre, quattro…non finiscono mai.

Vedo i parenti che trascinano i loro corpi e sento le urla strazianti di chi è rimasto ancora vivo per centuplicare il suo dolore, per testimoniare il fallimento di un’umanità che ha perso il senso dell’umanità.

Guardo i corpi mutilati di ragazzini che parlano come se avessero 80 anni, di vecchi che non hanno più lacrime, di donne asciugate da un dolore indicibile.

Non posso pensare, una fra tutte, a quella donna, medico, che ha perso 11 figli e il marito…

So che non hanno più speranza, so che si accampano sulla spiaggia con tende di fortuna e aspettano la prossima esplosione per saltare finalmente in aria, per levarsi al cielo finalmente liberi, leggeri, senza il patema opprimente della paura e del dolore per l’ultimo congiunto perso.

Cosa rimarrà a questo popolo se non la pazzia?

Quale follia si scatenerà tra le generazioni future?

Odio e rancore supporteranno per secoli la vita di intere popolazioni, solo queste emozioni negative gli consentiranno di continuare a vivere e di andare avanti.

Ostilità e desiderio di vendetta si perpetueranno nei secoli in un terribile continuo divenire senza pace.

Gaza, un campo di concentramento del 2025 organizzato, voluto e gestito da uno Stato criminale che, nel lato più oscuro del suo manifestarsi reca ancora le ferite di altri campi di concentramento, di altri dolori esacerbanti, di altro odio e rancore senza fine.

Questo è il destino crudele della nostra umanità dolente, un giro infinito di corsi e ricorsi storici alimentati dalla follia.

Un disagio grave, diremmo oggi con termini moderni, che ha radici profonde in eventi ancestrali che rendono l’uomo “homo homini lupus”.

L’istinto di sopraffazione primordiale che nemmeno più le leggi riescono a regolamentare, lo stato di natura riprende la sua strada, si insinua dappertutto, approfitta di ogni distrazione e fa strage di uomini donne e bambini, senza pietà.

Avv. Carmela Bruniani

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2 risposte a “La carneficina di Gaza mentre il mondo si volta dall’altra parte – Carmela Bruniani”

  1. Avatar Alberto Banterle
    Alberto Banterle

    E’ una tragedia che sarà ricordata nella storia come Crimini contro l’umanità. Incredibile il silenzio europeo.
    Segnalo il podcast Globo, del 9 luglio scorso, intitolato: “Fare il medico a Gaza”: è una intervista di un medico che appunto presta la sua opera a Gaza, Giorgio Monti. Imperdibile.

  2. Avatar Alberto Banterle
    Alberto Banterle

    E’ una tragedia che sarà ricordata nella storia come Crimini contro l’umanità. Incredibile il silenzio europeo.
    Segnalo il podcast Globo, del 9 luglio scorso, intitolato: “Fare il medico a Gaza”: è una intervista di un medico che appunto presta la sua opera a Gaza, Giorgio Monti. Imperdibile.

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