Questa è una raccolta di storie “fragili”. Alcune sono storie vene-ziane, altre triestine, altre ancora si collocano in posti differenti, anche fuori d’Italia. Ce ne sono in forma di racconto, di inter-
vista, di dialogo dell’autore con sé stesso. Alcune sono brevi e fulminanti, altre più lunghe e distese. Talvolta tragiche, talvolta incruente. Quasi sempre vi compaiono vittime e giustizieri, variamente assortiti. Il filo conduttore è tutto nelle ombre, talvolta nelle luci, o le mezze luci, che accompagnano la vita di un essere in difficoltà. Oltre che nell’aspirazione a una giustizia coltivata in via privata, pur nell’osservanza degli equilibri di rito, che ripari i guasti di un sistema e di un mondo malfunzionanti.
«Sono come tutti quanti al mondo, gli individui fragili: si alzano la mattina e cominciano a prefigurarsi incontri, sorprese, a fare programmi. […] Occupazioni semplici, figure che al momento non ci sono; spostamenti ridotti, gesti anche insignificanti».
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