Il 26 giugno 2025 si è svolta a Milano, nel Palazzo di Giustizia, la presentazione della nuova collana editoriale “Intendere e volare” e della sua prima pubblicazione: “Gli amministratori di sostegno e gli istituti di credito”, per il benessere delle persone con fragilità.

L’iniziativa è rivolta ai familiari, agli operatori e a i funzionari pubblici, allo scopo di offrire nuove opportunità di formazione e di approfondimento.

In questa prospettiva suscita interesse anche la tematica della collaborazione con gli istituti di credito, nel rilascio e nell’utilizzo del servizio di home banking: esso consente di rispondere alla necessità concrete delle persone con fragilità, ad esempio, acquistando i beni e i servizi necessari, pagando le imposte, o consultando il saldo aggiornato del conto corrente, anche al di fuori dei giorni e degli orari di apertura degli sportelli.

Al riguardo, nel corso del convegno, gli operatori presenti hanno confermato che le prassi variano da banca a banca e, non di rado, in ciascuna filiale. Questo vale anche per le amministrazioni di sostegno affidate ad enti pubblici come i Comuni e per la loro gestione. Pertanto durante l’evento è emersa l’opportunità di organizzare momenti di confronto e di formazione condivisa con gli istituti di credito.

La diffusione dell’home banking nelle amministrazioni di sostegno, infatti, è in linea con l’evoluzione del sistema creditizio nazionale, sulla base di quanto evidenziato in un recente intervento del Governatore della Banca d’Italia: “tre italiani su quattro dispongono dell’home banking, con risparmi significativi di tempo e di costi. Nel 2023 i conti correnti online risultavano in media il 70 per cento più economici rispetto a quelli tradizionali. L’offerta digitale ha reso i servizi bancari più accessibili. Nonostante la forte riduzione degli sportelli, in corso da oltre quindici anni, è aumentata la quota di famiglie con almeno un conto corrente. L’innovazione ha favorito l’inclusione di nuovi segmenti di clientela, come i giovani, che prediligono modalità di interazione a distanza” (F. Panetta, Finanza e innovazione per il futuro dell’economia, in https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-governatore/integov2025/20250711-panetta/index.html).

L’interazione a distanza è importante, tra l’altro, per coloro che possono avere difficoltà di movimento, o incontrare barriere architettoniche nel loro percorso verso uno sportello bancario. E se le barriere non sono materiali, possono anche essere di natura culturale, laddove l’intermediario bancario ha necessariamente una professionalità, una terminologia, una modulistica contrattuale e una prassi da conoscere meglio. Anche per questo, ben vengano iniziative di formazione condivise dalle persone con fragilità, dagli amministratori di sostegno, dai funzionari pubblici, da tutti gli operatori e dalle banche disponibili a lavorare insieme, sviluppando nuove sinergie!

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