Dalle pagine del nostro sito si legge la notizia, proposta in modo acritico questo è vero, circa la sospensione dei finanziamenti a Planned Parenthood lasciando intendere che così si sospenderebbero anche le sperimentazioni e le cure per i malati di cancro.
È difficile trovare le notizie sull’argomento perché la copertura mediatica di certi eventi e di certe società è veramente scarsa.
Anche perché la famigerata società che finanziò la campagna elettorale della Clinton gode di tutela da parte dei DEM americani.
Non si tratta di giustificare la politica odierna statunitense che appare per lo meno alquanto stravagante e che senz’altro è, comunque e fuori da ogni discussione, ultraliberista e, quindi, oppositiva alla classe lavoratrice meglio intesa come dipendenti e piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, liberi professionisti e quel che più conta liberi pensatori. Qui si tratta di capire i finanziamenti pubblici e privati alla Planned quali risultati conseguono. Si tratta di capire se è vero che nelle sue strutture si praticano aborti oltre il 5 mese di gravidanza e che si uccidono i feti già formati e nati vivi, si tratta di capire se si smembrano e si sezionano per vendere alle industrie i vari “pezzi”. Siamo eccessivamente crudi? Sì, volutamente crudi perché solo così si può sollecitare quel sentimento profondo di compassione e di amore per coloro che appartengono alla specie umana che è dentro di noi e mai potrà essere eradicato.
Ora vi sono video, 5 per l’esattezza, che documentano quanto andiamo asserendo. Video che furono acquisiti da giornalisti d’inchiesta e che vennero sequestrati per ordine Kamala Harris allora procuratore generale. Vennero sequestrati non perché falsi ma perché acquisiti senza averne informato gli intervistati. Mero formalismo per insabbiare l’orrore.
Non si tratta di una questione religiosa, di fede o credenza, si tratta di rispetto per la vita, di rispetto per gli esseri più indifesi i bimbi appena nati o ancora nel grembo della madre, si tratta di scandalizzarsi per il male dell’uomo, senza mai smettere di amare la vita in tutte le sue manifestazioni. Chi non ama la vita chi mai potrà amare?
Ma la nostra coscienza è viva e nessuno la può uccidere ne sezionare. Lasciamo che essa riemerga, riaffiori in superficie, ritorniamo ad essere uomini. Uomini veri. Ad essere donne che amano la vita che procreiamo. Ritorniamo ad essere donne vere.
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