Elvira Reale, psicologa, Salute Donna e Comitato tecnico scientifico di ‘Protocollo Napoli’
Abbiamo appreso dell’esistenza di un quarto grado di giudizio nel nostro sistema giudiziario. L’esperimento riguarda il caso Massaro e l’ordinanza di cassazione 9691/22 passata al setaccio e censurata da alcuni rappresentanti dell’avvocatura.
Rispetto a queste critiche riteniamo che l’ordinanza di cassazione 9691/22 sia assolutamente corretta e giustamente mette in guardia la corte di appello di Roma dal negare l’ ascolto al minore, ritenendolo apoditticamente incapace di veicolare le sue opinioni ed il suo sentire, perché manipolato dalla madre, secondo il parere di un tecnico che dà voce alla teoria ascientifica dell’alienazione.
Rispetto al costrutto dell’alienazione ci dobbiamo chiedere perché gli organismi internazionali sono così determinati nel condannarlo. Lo sono perché l’alienazione è una particolare teoria ascientifica che non inquina solo i procedimenti giudiziari con il pensiero circolare e apodittico, ma inquina il contesto delle relazioni paritarie uomo-donna.
L’alienazione è una teoria misogina (Gardner, il suo inventore, parla del 90% di donne alienanti, patologiche e madri malevoli) che colpevolizza le donne e soprattutto rende ciechi i tribunali rispetto alle condotte di violenza maschile molto diffuse nel nostro paese così come a livello mondiale (l’OMS, 2013/17, ha parlato di fenomeno epidemico e World bank, 2019; UN Women, 2020 hanno parlato di pandemia della violenza nelle relazioni di coppia).

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