I sei articoli preliminari del saggio kantiano: le condizioni negative per una pace duratura

La struttura del saggio kantiano sulla pace perpetua ha la forma di un ipotetico trattato internazionale e si articola in due sezioni ed una appendice.

La prima sezione contiene sei articoli preliminari, la seconda sezione contiene tre articoli definitivi per la pace perpetua tra gli Stati, e due supplementi, il primo dedicato alla garanzia della pace perpetua, ed il secondo costituente un articolo (soggettivamente) segreto per la pace perpetua, ed, infine, l’appendice consta di due paragrafi, il primo dedicato alla discordanza tra morale e politica in ordine alla pace perpetua, ed il secondo all’accordo della politica con la morale secondo il concetto trascendentale del diritto pubblico.

Il saggio kantiano prende le mosse dalla tradizione pacifista – per lo più finalizzata al mantenimento dello status quo di autori precedenti, quali Emeric Crucé e Charles-Irénée Castel, abbé de Saint-Pierre, tendenti a far cogliere a prìncipi e sovrani i vantaggi per gli stessi della pace quale sorta di mutua garanzia contro il pericolo di insurrezioni interne – per superarla in modo radicalmente innovativo, nell’evidenziare chiaramente la stretta connessione tra ordinamento istituzionale interno ed origine della guerra, nel porre sul piano delle relazioni internazionali il dilemma/alternativa tra confederazione di popoli e repubblica mondiale, ed infine nel fondare una nuova branca del diritto, quello cosmopolitico nel quale gli abitanti del pianeta vengono riconosciuti quali titolari di diritti e di doveri che prescindono dalla loro condizione di sudditi o cittadini di uno Stato particolare.

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