La salute mentale nel chietino: le associazioni incontrano il direttore generale dell’ASL. Il pensiero e l’azione per la protezione giuridica, civile e penale delle persone vulnerabili attraverso il rafforzamento del
Dipartimento di Salute Mentale. Manlio Madrigale
L’importanza della salute mentale, parte fondamentale della salute e del benessere generale dell’individuo, è stata oggetto di un incontro molto interessante, svoltosi nei giorni scorsi a Chieti, alla presenza del
Direttore Generale ASL Lanciano, Vasto, Chieti, Dr. Mauro Palmieri e il Direttore DSM dell’ASL2, Dr. Marco Alessandrini, in cui si è evidenziata la necessità di potenziare, valorizzare e investire sui Dipartimenti delle
ASL della zona, afferenti la tematica.
Tante le associazioni, che si interessano dell’argomento, che erano presenti con i loro referenti: Altri Orizzonti (Giovanna Nasuti), Cosma (Tiziana Arista), DIAPSI (Manlio Madrigale), Percorsi (Eugenio Di Caro),
Città Unite Giorgio La Pira e Diritti in Movimento. La riunione ha fatto seguito, infatti, ad una lettera aperta delle stesse associazioni ai vertici dell’Azienda Sanitaria locale, in cui si evidenziavano molteplici criticità
nella gestione del servizio da parte delle strutture competenti sparse sul territorio.
Premesso che la salute mentale consente alle persone di utilizzare le proprie capacità, essere produttive, prendere decisioni e svolgere un ruolo attivo nelle loro comunità, come accade per altri aspetti della salute
e del benessere generale, questa però è influenzata da diversi fattori, in cui quelli individuali svolgono un ruolo importante, anche se, è ormai evidente, che le circostanze sociali e ambientali possono migliorarla o
peggiorarla. Da ciò l’importanza di una lettura consapevole delle criticità presenti sul territorio, che possono aggravare o potenziare lo stato di salute mentale degli abitanti.
Perché è proprio attraverso una maggiore coscienza dell’aumento della sofferenza e del carico di malattia che circonda i disturbi mentali che si possono ravvisare ulteriori azioni di prevenzione oltre che di cura di
queste patologie: la salvaguardia e la promozione della salute mentale sono infatti basate sulla consapevolezza e sulla comprensione dei segni premonitori e dei sintomi del disturbo mentale. Ed in tal senso è necessario che i Dipartimenti di SM siano più presenti e attivi e svolgano un’attività di ricerca, di sorveglianza, di prevenzione e comunicazione, che aiutino a scongiurare gli effetti più devastanti della malattia mentale.
Durante l’incontro si è ricordata, inoltre, la ricca legislazione italiana che richiama la necessità dell’attenzione sui soggetti fragili, affetti dalla malattia mentale, a partire dalla L. 108/99 (Basaglia), alla 883/78( SSN), alla 6/04(Cendon), una legislazione che di fatto supporta l’attività delle associazioni del Terzo Settore.
A conclusione della riunione si è convenuti sul bisogno di continuare la collaborazione tra enti e associazioni, ritenuta centrale per un concreto reinserimento nell’ambito sociale dei soggetti fragili e delle loro famiglie, troppo spesso marginalizzati e lasciati soli nella loro battaglia contro la malattia mentale.

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.